L’albero con le radici rivolte al cielo: il mistero di Ischitella
La leggenda dell'albero capovolto
Avete mai visto un albero capovolto, con le radici al posto dei rami? Sul Gargano esiste. Si trova a Ischitella, davanti all’ex Convento di San Francesco, nella piazza omonima della cittadina garganica. Una volta giunti nella piazzetta, è impossibile non notarlo, e non solo per le sue imponenti dimensioni.
Si tratta di un gigantesco cipresso, totalmente privo di foglie e dall’aspetto quasi pietrificato, con i rami che sembrano radici. Una vera stranezza botanica. La sua età è incerta, ma di sicuro era lì nel 1720, come attesta la documentazione grafica riguardante il convento.
La sua storia è avvolta in un mistero legato alla figura di San Francesco d’Assisi. Secondo la leggenda il Santo, durante il suo peregrinare, passò per Ischitella e pregò in una cappella esprimendo al Signore il desiderio che lì fosse costruito un suo convento. Poi, in quel terreno, decise di piantare il suo bastone da pellegrino. Dopo un po’ di tempo quel bastone iniziò a germogliare e si trasformò in un maestoso albero, di fronte al quale fu costruito il convento profetizzato.
La gente del paese, meravigliata da quel prodigio, ogni giorno si fermava lì per ammirare quell’albero. Tutta quella devozione però suscitò la gelosia del diavolo che una notte scatenò una violenta tempesta per abbattere l’albero. Il forte vento capovolse l’albero, che però continuò a crescere pur se con le radici per aria e i rami sottoterra.
Questa storia resta una leggenda, sebbene un fondamento storico ci sia: pare che nel 1222 San Francesco si trovasse in Puglia per visitare San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo, a cui era molto devoto; non è escluso quindi che il Santo abbia fatto una tappa anche ad Ischitella.
Certo è che, nonostante il passare dei secoli e il sopraggiungere delle intemperie, il curioso albero, anche se ormai secco, è ancora lì, davanti alla Chiesa di San Francesco, con le sue radici sempre rivolte al cielo.
Si tratta di un gigantesco cipresso, totalmente privo di foglie e dall’aspetto quasi pietrificato, con i rami che sembrano radici. Una vera stranezza botanica. La sua età è incerta, ma di sicuro era lì nel 1720, come attesta la documentazione grafica riguardante il convento.
La sua storia è avvolta in un mistero legato alla figura di San Francesco d’Assisi. Secondo la leggenda il Santo, durante il suo peregrinare, passò per Ischitella e pregò in una cappella esprimendo al Signore il desiderio che lì fosse costruito un suo convento. Poi, in quel terreno, decise di piantare il suo bastone da pellegrino. Dopo un po’ di tempo quel bastone iniziò a germogliare e si trasformò in un maestoso albero, di fronte al quale fu costruito il convento profetizzato.
La gente del paese, meravigliata da quel prodigio, ogni giorno si fermava lì per ammirare quell’albero. Tutta quella devozione però suscitò la gelosia del diavolo che una notte scatenò una violenta tempesta per abbattere l’albero. Il forte vento capovolse l’albero, che però continuò a crescere pur se con le radici per aria e i rami sottoterra.
Questa storia resta una leggenda, sebbene un fondamento storico ci sia: pare che nel 1222 San Francesco si trovasse in Puglia per visitare San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo, a cui era molto devoto; non è escluso quindi che il Santo abbia fatto una tappa anche ad Ischitella.
Certo è che, nonostante il passare dei secoli e il sopraggiungere delle intemperie, il curioso albero, anche se ormai secco, è ancora lì, davanti alla Chiesa di San Francesco, con le sue radici sempre rivolte al cielo.
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